COSA
SAPERE
ROSOLINI
STORIA E CULTURA
Cenni
storici
Rosolini,
borgo feudale, si è sviluppata in un arco di tempo di oltre due
secoli. La sua origine può farsi risalire alla metà del
XV secolo in seguito al matrimonio tra Antonio Platamone e Margherita
De Podio, la quale porta in dote il feudo Cugni d’Incumbao, più
conosciuto come Li Salini, cioè il nostro attuale territorio.
Fu allora
che venne richiesta a Ferdinando il Cattolico l’autorizzazione
a costruire un castello per dare origine a una città che fosse
poi riconosciuta come gli altri nobili feudi del regno. Tale autorizzazione
venne concessa il 15 gennaio 1485. Essendo il feudo pertinenza della
città di Noto, la concessione venne annullata due anni dopo su
pressione della nobiltà netina.
Il
conflitto tra i Platamone e i giurati di Noto durò circa due
secoli, tra concessioni e revoche, poiché le autorità
non intendevano rinunciare al privilegio di riscuotere le terze parti
del raccolto. In questa lite furono protagonisti anche i coloni che
nel frattempo avevano popolato il territorio del feudo e che si ribellarono
al pagamento dei tributi. Arriviamo così al maggio del 1704 quando
il Principe di Lardaria, Don
Francesco Moncada Cirino, sposa Eleonora Platamone, unica erede del
patrimonio della sua famiglia.
Francesco
Moncada, con il suo prestigio, riesce a fare ciò che ai Platamone
non era stato permesso di realizzare: egli ottiene, infatti, il 1°
agosto del 1712, la “Licentia Populandi” con il benestare
delle autorità netine.
I nuovi coloni si stabilirono attorno al così detto “Castello”;
in effetti era l’abitazione della famiglia Moncada - Platamone,
quando d’estate veniva da Palermo per brevi periodi, a incassare
le gabelle. Oggi di tutto il palazzo ci rimane solo l’ampio cortile,
la torretta campanaria
vicino al portone d’ingresso e qualche muro diroccato. Tuttora,
nel dialetto locale, questo posto viene chiamato a Curti (la Corte)
proprio per indicarne la funzione giuridica e il luogo che vide sorgere
le prime case della città. Se del “Castello” non
è rimasto quasi nulla, tuttavia è possibile ammirare una
stupenda basilica paleocristiana ipogea, inglobata
nel complesso e che ha dato origine al nome di Rosolini.